Benvenuto nel Circolo di Rifondazione Comunista di Chieri e Cambiano
24 luglio CAMPEGGIO DI LOTTA NO TAV, assemblea "SENZA ACQUA NON è VITA!"
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- Scritto da CERINI LUIGI
- Ultima modifica: 19 Luglio 2022
- Creato: 19 Luglio 2022
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Il 24 luglio alle ore 14 a Venaus si terrà un’assemblea sul tema della siccità e della crisi idrica allo scopo di organizzarci per costruire dal basso una risposta agli effetti concreti del cambiamento climatico. Di seguito l’appello di lancio dell’assemblea:
La grande siccità che ha colpito il nostro paese non è un evento straordinario, ma è parte della futura normalità della crisi climatica.
Crisi che trasformerà radicalmente il nostro paese e di cui già ora vediamo gli effetti: dall’Agricoltura che potrebbe registrare una riduzione del 30% dei raccolti, mettendo in grande difficoltà anzitutto le piccole realtà agricole, alle centinaia di Comuni che in Piemonte devono già misurarsi con il razionamento delle acque e il rifornimento tramite autobotti.
LA COLLINA DA TUTELARE - CAMMINATA TRA LE BELLEZZE DEL CHIERESE - 29 maggio 2022
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- Scritto da CERINI LUIGI
- Ultima modifica: 20 Maggio 2022
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1° MAGGIO A TORINO: ANCORA VIOLENZE DI POLIZIA
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- Scritto da CERINI LUIGI
- Ultima modifica: 03 Maggio 2022
- Creato: 03 Maggio 2022
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Lettera aperta 1° Maggio a Torino
1° MAGGIO A TORINO: ANCORA VIOLENZE DI POLIZIA
Dopo due anni il corteo del primo maggio ha di nuovo attraversato le strade di Torino. E di nuovo è stato segnato da un intervento violento, improprio e gratuito delle forze dell’ordine. In via Roma, infatti, la parte “non istituzionale” del corteo è stata oggetto di cariche da parte della polizia in assetto di guerra. I siti dei giornali torinesi e il TG3 parlano di scontri e di disordini ma è una narrazione che non ha alcun riscontro nella realtà: tutti i presenti possono testimoniarlo e le immagini confermano che non è andata così. Non c’è stato alcuno “scontro” ma solo cariche ripetute e immotivate: dapprima il respingimento di un gruppo di rider che cercava di entrare nel corteo da una via laterale e, poi, vere e proprie cariche nei confronti del cosiddetto spezzone sociale, composto da No Tav, centri sociali, studenti, organizzazioni femministe, associazione ecologiste, sindacati di base e da tanti manifestanti senza “sigle” che volevano semplicemente raggiungere piazza San Carlo, come la parte “istituzionale” del corteo. Tutto ciò è accaduto dopo che, già alla partenza, lo spezzone sociale era stato diviso dal resto della manifestazione da un cordone di agenti di polizia con scudi e manganelli, nonostante non avesse mostrato intenti aggressivi nei confronti di alcuno. L’atteggiamento delle forze dell’ordine è stato talmente violento e immotivato da provocare proteste e grida ritmate di “vergogna, vergogna” anche da parte di non partecipanti al corteo. A fronte di ciò esprimiamo la più ferma protesta, accompagnata dalla richiesta ai responsabili locali (primo fra tutti il Questore) e nazionali dell’ordine pubblico di dare spiegazioni circostanziate dell’accaduto (anziché evocare – come già hanno fatto la ministra dell’Interno e il capo della polizia – “inaccettabili aggressioni”) e alla magistratura di accertare con rigore la reale dinamica dei fatti (senza limitarsi alla burocratica registrazione dei rapporti di polizia).Questa modalità di gestione dell’ordine pubblico è, a Torino in modo più accentuato che nel resto del Paese, una costante: si è realizzata negli ultimi anni nei cortei del primo maggio e si è ripetuta anche recentemente in ogni manifestazione di protesta, con particolare accanimento dei confronti di giovanissimi studenti e studentesse. V’è in ciò un’evidente insofferenza nei confronti del dissenso, della protesta, dell’opposizione radicale, del pensiero diverso e l’intento di escluderli dalla scena politica attraverso la rimozione, la criminalizzazione, la repressione. È un atteggiamento inaccettabile, a maggior ragione quando alle tensioni sociali si aggiunge la guerra. Così si viola il diritto di manifestare garantito dalla Costituzione e le libertà diventano privilegi di alcuni. La contestazione e il dissenso fanno parte della dialettica democratica e tentare di eliminarne la visibilità con la forza significa imboccare – come la storia insegna – una china pericolosa e nefasta. Di questo dovrebbero essere consapevoli le forze politiche e sindacali che oggi si giovano di una gestione dell’ordine pubblico muscolare e discriminatoria.
Torino, 1° maggio 2022
Primi firmatari:
Gastone Cottino-Maria Chiara Acciarini- Alessandra Algostino -Ezio Bertok- Amedeo Cottino -Emilio Delmastro- Angela Dogliotti -Angelo D’Orsi- Enzo Ferrara- Elisabetta Grande -Guido Montanari- Francesco Pallante- Valentina Pazé- Livio Pepino- Franco Prina -Monica Quirico- Gianfranco Ragona- Marco Revelli- Ugo Zamburru
16 Aprile Marcia Popolare No Tav, Bussoleno – San Didero
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- Scritto da CERINI LUIGI
- Ultima modifica: 05 Aprile 2022
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16 Aprile Marcia Popolare No Tav, Bussoleno – San Didero, Partenza Piazza del Mercato, Ore 14.
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